Il valore della fantasia
L’immaginazione creativa si svolge in modo conforme ai nostri desideri, sentimenti, interessi, tendenze ecc.
Un cieco-nato non potrà mai essere un pittore, né un nato-sordo un musicista. D’altra parte appartiene alla
comune esperienza (anche di un cieco-nato) fare progetti, azzardare previsioni, anticipare delle situazioni, ecc
. Ciò significa che la fantasia investe la vita psichica di ogni persona. Si tratta di un lavorìo a volte cosciente,
a volte no.
L’attività fantastica è una valvola di sicurezza al dinamismo interiore, un processo di liberazione dalle più
profonde aspirazioni (ciò ad es. si verifica nel fantasticare che precede il sonno e nello stesso sogno).
L’immaginazione creativa costruisce ideali e rinforza le speranze, elimina i timori, ma può anche far
sognare ad occhi aperti, cioè astrarre dalla realtà, portando ad una deformazione delle cose (nel senso
dell’eccessivo ottimismo o del radicale pessimismo).
E’ nel campo dell’arte che la fantasia domina incontrastata: sia nelle arti plastiche (pittura, scultura e
architettura) che in poesia, letteratura e soprattutto musica. Nelle costruzioni logiche dei filosofi e nelle
ricerche degli scienziati, la fantasia si trasforma in ipotesi, teorie, interpretazioni, analogie… (ad es. Newton
ha collegato la caduta di una mela dall’albero col movimento dei pianeti). Ogni conquista scientifica,
scoperta o invenzione, è sempre il frutto di un’ardita ipotesi costruita dall’immagine creativa e confermata
dall’esperienza.
eccomiii 😉
è tutto giusto ciò che scrivi,praticamente è come l’avessi scritto io,è bello questo modo di comunicare perchè senza volerlo siamo vicini benchè lontani,anche se mi son preso del biricchino ahaha un abbraccio te lo darei volentieri
Buon fine settimana con un bacio sulla fronte per te
Massimo
…io vivo di sogni e fantasia concordo con le altre risposte…senza loro non vivremo…abbraccio cara amica.
guai se la fantasia,l’immaginazione,i sogni, ci abbandonassero.a qualunque età.ciao.
bella, wow
fantasticare è un’attività cerebrale liberatoria, per il poeta è un momento di grande piacere creativo, in cui l’espressione letterale va oltre il significato comune, apre spazi inaccessibili ai più dove viaggiare emozionando ed emozionandosi.quando si finisce di fantasticare si è perso il senso e il piacere della vita. un abbraccio, Maria.
La fantasia è come i sogni, solo che la prima viene esercitata a livello cosciente, mentre i secondi queando non si è in stato di veglia.
Rappresentano entrambi una valvola di sfogo per evadere, necessaria e ai quali spesso ci si abbandona molto volentieri.
Ti auguro una serena notte, con amicizia, Vito